IL MONDO AL CONTRARIO

4 Maggio 2016 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Il campione antiracket in Sicilia forse in realtà è un estorsore; la miss napoletana simbolo della violenza subita dalle donne ha tentato di uccidere l’ex fidanzato passandogli sopra con la macchina; il sindaco modello della città modello che si vantava di aver fatto stampare il ritratto di Mattarella da appendere in ufficio pur di non far spendere 30 euro “dei cittadini” con l’acquisto al Poligrafico dello Stato è stato arrestato per turbativa d’asta; la bimba di sei anni violentata e uccisa da un orco viene raccontata dal giornalista “de sinistra” à la page come una sorta di adescatrice e nessuno gli ha tirato un pugno su quella faccia ignobile. Insomma, il mondo va al contrario. Sarà forse per questo che il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha affidato a un tizio che su twitter è noto per una serie di insulti a raffica riservati a chiunque non professi la sua stessa fede nei (falsi) miti di progresso un corso per insegnare ad utilizzare un “linguaggio inclusivo”. L’ultima volta che ha utilizzato i suoi modelli di linguaggio inclusivo l’augusto professore in questione ci ha indicato come idioti, parafascisti, invitando al linciaggio nei nostri confronti. Non c’è post che non si riveli per essere violentemente intimidatorio verso chi non condivide il suo verbo lgbt. Il giornalismo italiano in fondo si merita dei docenti così, in questo mondo che gira al contrario una, dieci, mille cattedre per persone che ora si vergognano e tacciono che l’incarichetto fa comodo a tutti. Qui però giriamo ancora per il verso. Le nostre scatole anche.