NON INSISTETE, UN MILITANTE PDF VOTA PDF

3 Febbraio 2018 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Da qualche ora l’attacco al Pdf ha una nuova declinazione, perché sono diventate ufficiali le liste. Si prende il nome di chi è candidato nel collegio uninominale per il centrosinistra e si scrive ai militanti pidieffini: “Mica vorrai far vincere Valeria Fedeli? Mica vorrai far vincere Monica Cirinnà? Mica vorrai far vincere Emma Bonino? Per batterle non votare Pdf, vota centrodestra”. Evoluzione insomma della teoria del voto utile, che prova a ripetere una affermazione che in sostanza nega in radice il diritto del Popolo della Famiglia ad esistere sulla scheda elettorale, perché elemento disturbatore della vittoria dei candidati di centrodestra.

Io sono personalmente candidato al Senato uninominale contro Emma Bonino a Roma 1 e al proporzionale guido la liste del Popolo della Famiglia contro Monica Cirinnà. Sapevo che erano le battaglie più complicate, quelle destinate al risultato più difficile e allora me le sono caricate personalmente in groppa. Potevo comodamente sfuggirle, ma la ragione stessa dell’esistenza del Popolo della Famiglia sta nella battaglia contro questi simboli della cultura dei falsi miti di progresso. La propaganda antipidieffina poggiandosi su un surreale sondaggio di Repubblica (improvvisamente assurta a fonte autorevole, mentre di solito è considerata una spacciatrice di fake news) riesce ad assegnare alla bisogna un millimetrico vantaggio della Bonino sul candidato del centrodestra nel collegio: 34.4 a 34. Quello che basta per alimentare l’invito al sedicente voto utile. Chiunque faccia politica a Roma sa che il Pd non è in crisi, di più. Il 34.4 non lo fa manco se un meteorite si schianta sulla terra. Al ballottaggio 2016 ha perso dal M5S di quaranta punti, la media nazionale è di poco superiore al 20, nell’ultimo test capitolino a Ostia appena quattro mesi fa si è fermato al 13%.

Come succede sempre agli spacciatori di fake news, l’invito a non votare per il Pdf nel collegio Roma 1 (come in quello dove c’è la Fedeli o la Cirinnà o chiunque) è condito con una serie di insulti a caso. Un tal Derobertis che è una sorta di Napalm51, una persona sostanzialmente inoffensiva che davanti alla tastiera assume pose virilmente leonine, copre tutti di “vergogna” se osano votare Pdf invece del candidato del centrodestra. Altri scrivono direttamente ai nostri candidati e militanti contando di fiaccarli nel morale. Una ha scritto addirittura a me chiedendo teneramente di ritirarmi. Poi ci sono i campaign manager professionisti che mandano email più strutturate, sempre con quel dato falso a supporto.

Ora, poiché una sola croce si può fare sulla scheda elettorale, sembra persino superfluo spiegare che chiedere a un militante del Pdf di non votare Pdf oscilla tra l’idiozia e la sterilità. Quella croce verrà fatta da chi è convinto del progetto del Pdf, sul simbolo del Pdf e questa campagna sarebbe più serena se tutti accettassimo le scelte dell’altro.

Nel caso specifico di Emma Bonino, poi, c’è una motivazione in più per cui assolutamente bisogna votare Popolo della Famiglia. L’Italia cambia solo se si afferma il Popolo della Famiglia, è l’unico modo per battere davvero la cultura di Emma Bonino. Il centrodestra ci fece l’accordo ai tempi in cui la Bonino con Pannella riteneva utile candidarsi con Berlusconi e i riferimenti politici con cui è cresciuto il candidato del centrodestra (Gianfranco Fini, per capirci) non ebbero alcun problema a stare nella stessa coalizione con i radicali. Perché quella coalizione è figlia di un indifferentismo morale che, appunto, può anche allearsi con la Bonino se serve. Per batterla definitivamente ora serve una rottura. E quella rottura è offerta dal Popolo della Famiglia.

Caro (e)lettore ti invito ad utilizzare la croce che hai a disposizione sulla scheda per votare per noi, non per la coalizione che guidata sempre da Berlusconi la Bonino l’ha candidata e eletta nella proprie fila. Questo indifferentismo, questa ambiguità morale che consente al centrodestra di candidare a una elezione in quel collegio la Bonino e in una elezione successiva uno che si atteggia a suo oppositore, spiega perché serve dare un segnale fortissimo attraverso il voto al Popolo della Famiglia.

Io sono candidato contro Emma Bonino e Monica Cirinnà. Entrambe temono solo il Popolo della Famiglia, non certo il centrodestra. La Bonino è una di loro, ha consuetudine con Berlusconi che l’ha eletta in Forza Italia e poi nominata commissario europeo quando era presidente del Consiglio (sempre con Fini a latere). La Cirinnà ha detto esplicitamente che il centrodestra non modificherà mai la sua legge, che lei ha parlato esplicitamente con tutti i leader e nessuno ha infatti messo nel programma l’abrogazione delle unioni gay, solo quei “retrogradi” del Popolo della Famiglia lo hanno fatto.

Chi vuole battere davvero, culturalmente e politicamente, la cultura della morte contro la vita e contro la famiglia di Emma Bonino deve sperare in un exploit del Popolo della Famiglia, che segnali all’Italia il deciso cambio di passo valoriale di cui noi siamo interpreti. Per portare il Popolo della Famiglia in Parlamento servono un milione di croci sul simbolo e noi non rinunceremo neanche a una, come è ovvio. Allora la storia del movimento prolife in Italia cambierà davvero, ma solo se vinceranno i veri esponenti che erano veramente sul palco del Family Day dopo averlo faticosamente organizzato, non quelli che inventano d’averlo fatto nelle veline ai giornalisti a libro paga del partito. Con il Pdf che supera il 3% lo stupore diventerà vittoria che va persino al di là dei numeri. Apriremo una pagina nuova. Allo stesso tempo noi non diremo mai a chi decide di votare per il nostro avversario di centrodestra che deve “vergognarsi”. Sempre sbagliatissimo ricorrere all’insulto. Io credo che sia un voto sbagliato, ma ovviamente legittimo. Molto sbagliato perché premia l’indifferentismo avaloriale di un centrodestra che le battaglie non le fa e i numeri lo dicono chiaramente, ma è un voto certamente legittimo.

In bocca al lupo a tutti, vinca il migliore. Non sarà comunque la Bonino, arriverà con ogni probabilità terza dietro al M5S e io farò di tutto per far avere più voti possibili al Pdf. Come è ovvio. Non insistete più, imbarbarireste il clima: un militante Pdf vota per il Pdf. I nostri avversari voteranno per i candidati avversari. Manteniamo un clima sereno, perché la vita non finisce il 4 marzo.