Questa foto di Aldo Moro con i giovani per me è un quadro, sembra pennellato, ogni volto fa trasparire una storia e l’insieme sinfonico dell’immagine racconta il principio d’autorità. Moro nel 1951 ad appena 35 anni divenne professore ordinario di diritto penale a Bari, poi ottenne la prestigiosa cattedra de La Sapienza di Roma. Fu segretario e presidente della Dc, ministro dell’Istruzione, della Giustizia e degli Esteri, due volte presidente del Consiglio e deputato dall’Assemblea costituente fino alla tragica morte. Ebbene Moro non smise mai di insegnare, tre volte a settimana faceva lezione all’università, in un’aula sempre gremitissima. Dopo la lezione, non ne saltò mai una, si fermava regolarmente a parlare con gli studenti. Per capire. E per farsi ulteriormente capire, nel caso non fosse stato chiaro. Questa è l’autorità. In nessun partito oggi c’è un politico che la possiede. E la ragione è in questa foto: nessuno è docente universitario, nessuno è innamorato del proprio lavoro al punto da non lasciarlo nonostante impegni politici di incredibile difficoltà e intensità, nessuno ha sincera curiosità per i bisogni delle persone al punto da fermarsi a parlare, capire e spiegare. Oggi, rapidamente, concedono un selfie e fuori dalle palle. La vita vera dei cittadini ai politici d’oggi non interessa, anzi fa loro un po’ schifo. I politici disprezzano nel fondo del cuore i loro elettori e hanno come unico obiettivo fare di tutto per non tornare nel loro status, quello di dover lavorare per mangiare. Di contro, inevitabilmente, nessun cittadino riconosce a questi politici il principio di autorità, al fondo c’è un disprezzo generalizzato per la politica stessa come attività e per il politico come persona. Il cortocircuito che ne deriva è disastroso. L’Italia è diventato un Paese sgovernato e ingovernabile, dove prevalgono solo rabbia e diffidenze reciproche. Ma la soluzione c’è e è in questa foto. Di Aldo Moro forse non ne nasceranno più. Di politici che tornino a lavorare, ascoltare e spiegare dopo aver molto studiato e molto appreso, invece, può essere che ne sorgano. Comunque dovranno vedere in questa foto una mappa: la curiosità e l’interesse per la vita delle persone, lo stare in mezzo a loro non per un selfie ma per un concreto ascolto e una necessaria spiegazione, devono essere un modo d’affrontare l’attività politica, in particolare se si vogliono riconquistare i giovani. E Dio sa quanto sia fondamentale riconquistarli ad un’idea piena di cittadinanza attiva. Un modello c’è, ricalchiamolo.
