Mario Adinolfi: 500 anni fa moriva il più grande e l’Italia non lo sa

2 Maggio 2019 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Il 2 maggio 1519 moriva Leonardo da Vinci, forse il più grande genio della storia dell’umanità: la sua Ultima Cena o la Gioconda, gli studi di anatomia, la fondazione della paleontologia, i progetti di elicotteri e macchine volanti, di biciclette e carri armati, ne fanno l’intellettuale più poliedrico in cui si possa incappare studiando anche solo un poco. Era italiano, sapete? Moriva 500 anni fa esatti e qualsiasi altro paese al mondo lo avrebbe celebrato con un anno intero di eventi che avrebbero dovuto attrarre ogni turista della terra. Questo governo di imbranati non laureati, con il sottosegretario alla Cultura che si vanta di non leggere libri e il ministro Bonisoli che a parte l’inaugurazione di una mostra non ha ritenuto (come nessun altro membro dell’esecutivo) di dire una parola oggi per celebrare la grandezza di Leonardo, non è in grado di valorizzare quello che è il solo e unico giacimento di inesauribile petrolio del nostro paese: la bellezza, la enormità della sua storia, la genialità assoluta dei suoi artisti venerati in tutto il mondo tranne che da noi. Del ministro Bonisoli non esistono dichiarazioni su Leonardo da Vinci ma resta scolpita quella secondo cui “i cinepanettoni sono cultura”. Le celebrazioni del genio di Leonardo avrebbero potuto muovere in un anno un punto di Pil, come un’Olimpiade. Ma già è tanto se leggendo questo scritto che qualcuno di voi scopra che il più grande intellettuale della storia, un italiano, è morto esattamente 500 anni fa. Se siete sinceri scrivetelo nei commenti: lo sapevate? Qualcuno ve l’aveva detto?