Mario Adinolfi: la traversata continua

28 Giugno 2018 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Ho letto l’articolo di Gianfranco Amato su La Verità. Io non credo che questo governo sia “una tregua per i cattolici”. E non credo che il Popolo della Famiglia sia una cattedrale incompiuta perché non si può dire un giorno che serviranno anni o “la pazienza del contadino” e poi per la frustrazione di un risultato non immediatamente ottenuto, mollare subito la barca. Comunque, a Gianfranco dico un grazie per tutto. E, semplicemente, confermo che il progetto del PdF va avanti per stanare le contraddizioni evidenti di questo esecutivo e costruire il soggetto politico cristianamente ispirato di cui l’Italia ha bisogno. Noi siamo all’opposizione del governo grillino-leghista e recuperiamo l’ispirazione sturziana che sembra essere cara anche alla Chiesa, di cui è miope sottovalutare i segnali. Essendosi resa vacante la carica di segretario del Popolo della Famiglia, sarà avviato un percorso congressuale per individuare il sostituto di Gianfranco, percorso di cui discuteremo insieme alla festa nazionale de La Croce a Camaldoli. Di certo questa è anche una grande occasione per fare chiarezza. Per compiere la traversata del deserto occorrono persone determinate e non ondivaghe: segnali importanti arrivano dalla Chiesa e le amministrative del 10 giugno hanno dimostrato dove lavoriamo bene otteniamo risultati molto incoraggianti. Chi è stanco, ha cambiato idea, pensava di fare subito il deputato o il senatore, ha voglia di saltare sul carro dei vincitori leghisti, segua l’esempio di Gianfranco. Il Popolo della Famiglia vive di un progetto più alto, un progetto che continua. Nei prossimi giorni indicherò l’elenco dei cento dirigenti con cui costruiremo la presenza sul territorio, liberata dagli elementi di disturbo, per gli obiettivi immediati che ci proponiamo: regionali di autunno, europee di maggio. Senza coltivare rancori, perché ora nel PdF ci deve stare solo chi alla testuggine crede veramente. Risparmiamoci il chiacchiericcio, tanto interessa pochissimi: il nostro vizio della polemica da cortile cattolico va stavolta evitato. Chi ha ancora voglia di lavorare al Popolo della Famiglia, lavori. Agli altri, buona rincorsa al carro del vincitore. Ambiguità, da oggi in poi, non saranno più possibili né tollerate. Ora, più che mai, uniti nel cammino.