RAGIONI POLITICHE, RAGIONI PROGRAMMATICHE

20 Gennaio 2018 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Il Popolo della Famiglia ha depositato simbolo e sintesi programmatica al Viminale, è dunque ufficialmente in campo verso il 4 marzo. Raccogliamo firme a migliaia come formichine operose e affaticate, ma perché? Per far saltare il gioco già scritto e salvaguardare lo spazio democratico minimale per chi si batte per la vita e per la famiglia. Il Rosatellum è stato scritto per rendere inevitabili le larghe intese. La prima legge che faranno, come nel 2013, sarà la legge Bongiorno-Scalfarotto sull’omofobia. Sarà il primo frutto dell’intesa centrodestra-centrosinistra che seguirà alle elezioni. Come nel 2013 quando Forza Italia entrò nel governo Letta e approvarono subito alla Camera la Scalfarotto. Stavolta completeranno l’opera anche al Senato. E con i sei anni di carcere previsti all’articolo 1 per il mondo pro Family sarà la fine. La partita è ora, per questo dedichiamo ogni sforzo a questo. O il Pdf ce la fa o il gioco si chiude.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su La Croce il programma elettorale integrale varato dalla commissione programma eletta dall’assemblea nazionale del Pdf del 30 dicembre 2017, presieduta da Fabio Torriero e composta da Giuseppe Brienza, Giuseppe Focone e Paolo Bonaiuto. Qui di seguito leggerete una sintesi delle priorità programmatiche così come sono state presentate, per necessità imposte dalla legge, al Viminale contestualmente alla presentazione del simbolo.

Il programma elettorale de IL POPOLO DELLA FAMIGLIA parte dall’insegnamento di San Giovanni Paolo II secondo cui attraverso il prisma dei bisogni della famiglia si comprendono i bisogni dell’intera società. Alla luce di queste parole e dell’ispirazione proveniente dalla dottrina sociale della Chiesa IL POPOLO DELLA FAMIGLIA, movimento cristianamente ispirato ma pienamente laico e aperto a tutte le persone di buona volontà credenti e non credenti, evidenzia come principale tragedia del Paese la denatalità e l’attacco sistematico alla famiglia che per l’articolo 29 della Costituzione repubblicana è riconosciuta come “società naturale fondata sul matrimonio”.

La soluzione programmatica che indica IL POPOLO DELLA FAMIGLIA è tornare a investire sul valore famiglia, su giovani e lavoro, cioè sul futuro, partendo dal riconoscimento del ruolo decisivo della donna madre. Proponiamo l’istituzione del reddito di maternità (1.000 euro al mese di indennità per le donne italiane che decideranno di dedicarsi in via esclusiva alla cura della famiglia), l’aumento degli assegni familiari, la riforma fiscale detta del “quoziente familiare”, l’incremento dei fondi per i 3.8 milioni di disabili italiani ormai pressoché totalmente a carico della famiglia, la libertà scolastica e la riforma detta del “costo standard” perché sono i genitori a dover scegliere in che scuola educare i loro figli senza dannosi aggravi e dunque parificando realmente la scuola pubblica non statale a quella statale, anche per frenare il diffondersi dell’ideologia gender surrettiziamente nelle classi. IL POPOLO DELLA FAMIGLIA è per il diritto universale a nascere e contro l’aborto, per la cura dei malati e deboli contro l’eutanasia, per l’abrogazione delle leggi su divorzio breve, buona scuola, unioni civili e biotestamento.

Si chiede di riscrivere completamente il patto con l’Europa, a partire dal diritto universale a nascere e dalla proclamazione delle radici cristiane, ricordando che le politiche per la famiglia sono di competenza nazionale e l’investimento sulla famiglia è condizione per far rifiorire l’economia italiana anche attraverso il mercato interno, con immediate ricadute positive in termini di occupazione. Fondamentale è investire sulla sicurezza, dare maggiore dignità ai salari delle forze dell’ordine, anche per una gestione severa di flussi migratori che stanno diventando insostenibili.

La cultura della vita e della famiglia, contro le culture mortifere, è anche cultura della casa portatrice della proposta di intangibilità della abitazione familiare. Il reperimento di risorse attraverso la lotta all’evasione fiscale, la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale, la limitazione degli sprechi della pubblica amministrazione, la lotta alla corruzione, la confisca dei beni derivanti da una guerra senza tregua alla criminalità organizzata, la partecipazione ai bandi per progetti europei che nei prossimi sette anni potrebbero far arrivare in Italia 45 miliardi di euro, sono tutte proposte prioritarie che fanno parte di un programma di governo del paese che in questa campagna elettorale viene sottoposto al giudizio degli italiani.

Il 4 marzo prossimo sapremo se un milione di italiani avrà deciso di portare i pidieffini in Parlamento per far realizzare loro questo programma per la vita e per la famiglia, per il rilancio dell’Italia.

Per parlare di questo e di tutto sarò personalmente presente oggi a Grosseto (ore 16), domani a Pisa (ore 18), lunedì a Forlì (ore 21).