CONFORMARSI AI VALORI: SI’, MA QUALI?

15 Maggio 2017 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha condannato un indiano Sikh che pretendeva di circolare armato con un coltello dalla lama lunga circa venti centimetri, simbolo secondo il ricorrente “della propria religione” come il turbante che portava in capo. Roba che ci rimanda alla memoria di Sandokan, al kriss malese, reminescenze così di un Salgari che peraltro nelle regioni orientali che raccontava non era mai stato. Insomma i giudici condannano l’indiano e gli fanno pure la predica: “In una società multietnica la convivenza tra soggetti di etnia diversa richiede necessariamente l’identificazione di un nucleo comune in cui immigrati e società di accoglienza si debbono riconoscere. Se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine, in consonanza con la previsione dell’art. 2 della Costituzione che valorizza il pluralismo sociale, il limite invalicabile è costituito dal rispetto dei diritti umani e della civiltà giuridica della società ospitante. E’ essenziale l’obbligo per l’immigrato di conformare i propri valori a quelli del mondo occidentale, in cui ha liberamente scelto di inserirsi, e di verificare preventivamente la compatibilità dei propri comportamenti con i principi che la regolano e quindi della liceità di essi in relazione all’ordinamento giuridico che la disciplina”. Capito indiano Sikh? Niente coltellessa, devi conformarti ai valori. La lama va bene, ma solo allo stadio, il calcio è nostra usanza locale paragonabile alla tua religione. Se però ti dà fastidio il nostro Natale diccelo che cancelliamo la recita in cui si parla di Gesù, così nostro figlio non discrimina il tuo. E visto che in India la pratica dell’utero in affitto è ben fiorente, per non farti sentire a disagio consentiamo a senatori e ex governatori comunisti di comprarsi i bambini altrui come si fa da voi. Niente coltellessa, indiano Sikh, ma facciamo di tutto su tante altre cose per piegare il capo, cancellare i nostri valori e conformarci noi a voi. Quindi stacce.