Fabiola Cenciotti (Popolo della Famiglia), ‘accetto sfida, da pilota decido velocemente’

7 Aprile 2021 AdnKronos
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Circoli, Lazio

“Con umiltà e in punta di piedi, accetto la sfida. La famiglia ha bisogno di essere reintrodotta e riaffermata nel dibattito politico. Serve assolutamente una rivoluzione culturale che la riporti ad essere un diritto universale, che tuteli la natalità, che si parli di mamma e papà e non di genitore ‘1’ e ‘2’”. Ha le idee chiare sul proprio programma Fabiola Cenciotti, di professione pilota di aereo, che all’Adnkronos parla della sua candidatura, per il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, a sindaco di Roma.

“E poi il diritto a sostegno delle fasce più deboli della popolazione – spiega – i nostri anziani, i disabili, i malati. Tutto questo passa sempre per la famiglia, che è la chiave di tutte le nostre proposte, il vero architrave. Valori che vanno riaffermati nella nostra società. Questi sono principi non negoziabili. Per questo ho scelto di calarmi nel territorio. La mia – annuncia Cenciotti – la nostra, è una sfida non solo per i romani, ma spero che venga accolta da Bolzano a Trapani. Una delle nostre battaglie è il reddito della maternità – spiega ancora – per legittimare il ruolo sociale della mamma, abbatterebbe il ricorso all’aborto, favorirebbe la natalità. Sostegno da tutto il mondo del Centrodestra? Chiunque creda nei nostri valori della famiglia – dice la pilota – ben venga”.

“Governare Roma non è semplice – dice la candidata sindaco – ma non mi spaventa. Nel mio mestiere, non c’è tempo per pensare. Sono abituata a prendere decisioni in due o tre secondi, soprattutto quando in fase di atterraggio c’è vento o una situazione meteorologica particolare”.

Sul ruolo della donna “penso che la globalizzazione abbia fatto perdere il suo ruolo nella società – sostiene – Almeno io la penso così. Da un lato le si è data la possibilità di prendersi una fetta di mercato significativa, dall’altra però, a livello etico e culturale, gli spazi per la donna sono diminuiti. La donna è l’armonia della società, mai però in contrapposizione con l’uomo, ma come completamento degli opposti”, conclude Fabiola Cenciotti.