LE RISPOSTE DEI CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE PIEMONTE: VALTER BOERO (Popolo della Famiglia)

21 Maggio 2019 Valter Boero
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Circoli, Il Popolo della Famiglia, Piemonte, Valter Boero

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Il tema dei cambiamenti climatici è stato imposto dai media come uno dei principali temi sul tavolo ed offerto alla nostra attenzione. Se le fotografie non mancano della natura ferita spesso da cause antropiche, molto modesti sono gli sforzi per capire le cause e tutto si ferma quando ci si accorge che gli effetti complessivi sono causati dalla  moltiplicazione dei  comportamenti individuali. E’ opportuno rompere il velo di ipocrisia che avvolge questo tema: comodo andare con Frecciarossa da Bologna a Torino per protestare contro la TAV; comodo proporre limitazioni al traffico per ridurre le emissioni fumandosi una bella sigaretta. Non cis i rende conto che le risorse sono finite, come il nostro tempo che è finito.

La vera emergenza ambientale è il crollo della natalità  che trascina con sé la povertà e comportamenti sempre più egocentrici e poco rispettosi delle persone e nell’ambiente.  Il tema, pur importante anche da un punto di vista educativo, non ha la massima priorità nel programma che il candidato presidente  Boero intende proporre con  il Popolo della famiglia  ai Piemontesi.

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Le migrazioni debbono essere regolate e non in mano agli schiavisti. Se avvengono su scala continentale, su questa scala è necessario agire. Da qui l’importanza di una guida UE significativa. La migrazione  comporta grandi sofferenze per chi emigra e grande impegno umano ed economico per chi accoglie. L’accoglienza deve essere organizzata. Come siamo capaci di organizzare e pianificare i trasporti, un pronto soccorso, un aeroporto o altre attività, dobbiamo pianificare “la regolazione di una immigrazione sostenibile” per citare Papa Francesco.

Pensare di compensare il deficit di nascite nel nostro Paese con flussi migratori, è un atto criminale che non è rispettoso della umanità e cultura di giunge e di chi ospita. Anche chi fa leva sulla emotività e sulla generosità delle persone cavalcandosi e strumentalizzando il tema della immigrazione  ha gravissime responsabilità se si tiene conto del potere di amplificazione dei mezzi di informazione.

I processi di integrazione  hanno dei costi, non sono gratis  per la comunità che accoglie e con  tassi di  disoccupazione giovanile al 30 e un tasso del 13% di disoccupazione generale è difficile pensare che con l’immigrazione ci sia un generale miglioramento del sistema Paese.

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La crisi del 2008 ha origine nell’inganno  ordito  dalla  finanza creativa a spese delle famiglie americane e tuttora i debiti non pagati dalle famiglie indebitate per un importo pari al 100% del Pil degli USA, a oltre 10 anni di distanza, non si  sa chi li debba pagare. I debiti si possono spalmare e frammentare, ma poi qualcuno li deve pagare.

L’investimento sulle famiglie  e sulla educazione morale (competenze non cognitive) dei figli è l’unico argine che si può costruire  con ritorni  già nel medio periodo.

Dobbiamo aiutare i giovani a costituire famiglie robuste con figli  per far fronte alle difficoltà che si profilano all’orizzonte per molti. La presenza dei  figli nella famiglia e nella comunità più ampia genera un clima più favorevole, motivazioni capaci di affrontare i problemi. Anche le persone anziane, che nella società utilitaristica  e funzionalista non sono produttive e rischiano la “rottamazione” per il costi sociali che comportano, vedono con i nipoti un nuovo orizzonte e mobilitano risorse  umane e finanziarie prima indisponibili. Il nucleo familiare così rivitalizzato è in grado di assorbire fabbisogni che il sistema statale di welfare non è in grado di erogare.

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Il tessuto urbano è in difficoltà a causa dei modelli consumistici  che sono stati proposti  per soddisfare le esigenze del mercato.  Chi governa è la finanza, i politici hanno rinunciato  al loro ruolo.  La corruzione parte dalle bugie in famiglia e dilaga verso i piani alti con uomini che non resistono alle pressioni esterne e con ideali deboli o assenti coltivano narciso. Si è immaginato che si potesse andare avanti senza pedale, senza fatica, si è fatto credere che le strade fossero tutte lecite e in discesa.   La via di uscita è un investimento sulle giovani famiglie  per ripartire con un nuovo slancio.

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Le prossime elezioni sono delle elezioni amministrative sono una buona occasione per fare l’esame ai nostri amministratori. I cittadini devono valutare chi ha governato sino ad ora.

Dei 4 candidati a guidare la Regione Piemonte 3 hanno governato: direttamente Chiamparino e Cirio anche se in periodi diversi.  Cirio  è anche stato per ben 5 anni al parlamento Europeo. Bertola ha governato contribuendo con l’opposizione che speriamo sia stata costruttiva.

Il quarto candidato (Boero) arriva dal popolo, quello che è stato amministrato e in particolare dal Popolo fella Famiglia, che stanco di attendere  e assistere  ai balletti si è organizzato e ha deciso di proporsi per cambiare amministratore. Ha perciò raccolto le firme necessarie, a differenza di tutti gli altri per candidarsi.

La valutazione degli amministratori attuali è perciò decisiva per un eventuale cambio di amministratore!