Mario Adinolfi: li dovreste solo contestare

3 Marzo 2019 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Appare sempre più chiaro che il “congresso mondiale delle famiglie” a Verona a fine mese è una iniziativa dei leghisti al governo, a cui alcune associazioni faranno docilmente da platea in un clima di collateralismo in cui alcuni cattolici si sentono a loro agio. E pazienza se sono gli stessi leghisti al governo della prostituzione statalizzata, della legge sull’eutanasia, della legge di bilancio che sulle politiche familiari, contro la denatalità e a sostegno della disabilità ha fatto peggio dei governi Renzi e Gentiloni (e non era facile). Quel che conta per gli “organizzatori” di Verona (abbiamo capito che l’organizzatore vero è il ministro Fontana e peraltro l’ufficiale pagatore è il governatore Zaia, affinché sia tutto chiaro) è il rapporto con i “ministri”. Leghisti, ça va sans dire. Verona è una manifestazione di partito a cui chi sostiene quel partito e questo governo parteciperà. Il Popolo della Famiglia no. Le famiglie e i loro interessi con questi giochini c’entrano poco o nulla e nulla otterranno se non qualche bel proclama e una manciata di promesse che non saranno mantenute. Un vero “congresso delle famiglie” non potrebbe che contestare questo governo e il nulla che ha fatto specie se comparato alle chiacchiere iperboliche compiute in materia. Niente sulle politiche familiari, niente sulla denatalità, niente a sostegno della disabilità, niente contro l’aborto, niente sul quoziente familiare, niente sulla libertà educativa, niente su scuola e costi standard. Niente, zero assoluto. Due progetti di legge sì, invece, hanno proponenti e relatori leghisti: prostituzione statalizzata e eutanasia. E in regione Lombardia contraccettivi gratis, RU486, polo di produzione di cannabis “terapeutica”, bambini abortiti trattati come rifiuti ospedalieri. Invece di inginocchiarvi e baciare come sempre l’anello ai potenti che vi porgono la mano, dovreste sonoramente contestarli. Ma sono loro a pagare i conti e dunque loro scelgono la musica e voi ballate e battete le mani. Dimostrandovi, come al solito, buoni solo per l’irrilevanza e qualche pranzo di gala dove rimediare le briciole.