La famiglia al centro

22 Dicembre 2021 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi
Ho notato che il mio 2021, forse per via dell’incistirsi del maledetto Covid, s’è innervato di Netflix, Prime Video, serie Sky almeno quanto negli anni passati l’immaginario era nutrito dai passaggi al cinema. Adesso il cinema me l’hanno vietato e allora metto insieme i tasselli di tutto quel che ho visto, proveniente dai più disparati mondi e milieux culturali, e alla fine ho scoperto il filo rosso che sta unendo tutti i racconti: la famiglia. Sì, nel tempo in cui la famiglia “tradizionale” sembra essere odiata da tutti i teorici della sua distruzione, l’origine narrativa di ogni racconto da lì prende spunto. Che tu stia guardando After Life (capolavoro su un uomo che prova a sopravvivere alla morte della moglie, lo trovate su Netflix) o The Ferragnez (è su Prime Video) vi accorgete che senza affetti familiari primordiali, mi verrebbe da dire “tradizionali”, non c’è racconto. Gomorra (Sky Atlantic) è una storia di famiglia e di famiglie, lo stesso è È stata la mano di Dio (Netflix) o This is us (Prime video). E se vi imbottite di Succession (Sky) o della epopea mucciniana in otto puntate di A casa tutti bene, non trovate davvero altro che storie di famiglia. Più la si vuole marginalizzare, più diventa centrale ‘sta reietta famiglia naturale, che è spiegata come origine di tutto l’umano, di tutte le sue vicende. Conviene farci pace come in Vita da Carlo (Prime Video) o Il Metodo Kominski (Netflix) dove padri e figli si amano senza mezze misure e quasi senza intoppi. Con Suburra (Netflix) ci sono diventate quasi simpatiche persino le famiglie Sinti e questo spiega tutto. Comunque in poche righe vi ho segnalato le 10 cose assolutamente da vedere sulle piattaforme streaming se nel 2021 non lo avete ancora fatto. Avete dieci giorni, datevi da fare.