I nostri strani tempi

9 Luglio 2021 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Vorrei davvero capire i nostri strani tempi, vorrei mettermi in sintonia, vorrei non essere costretto a sembrare sempre bastian contrario. Vorrei applaudire con i rapper, gli influencer, gli attori, i registi, i cantanti, gli architetti, i musicisti, i fotografi, gli scrittori, gli stilisti con modelli e modelle, i conduttori radiofonici e televisivi, i politici loro vicini e i giornalisti mainstream tutte le novità che loro applaudono, pifferai magici con appresso la quasi totalità delle giovani generazioni. Per esempio se c’è uno statista che fa mettere in Costituzione il diritto di ogni bambino ad avere conoscenza d’esser figlio di un maschio chiamato papà e di una femmina chiamata mamma, negli strani tempi questo statista è un fascista. Loro applaudono invece il diritto di iniettare triptorelina per bloccare la pubertà di un bambino di undici anni per prepararlo all’evirazione che lo renderà a loro dire femmina. Loro applaudono. Io vorrei ma come faccio? Per me lo statista descrive un diritto ovvio del bambino, l’iniettatore di ormoni bloccanti è un pazzo pericoloso. Ma sono strani tempi. Ti vendono tutto come fosse normale e ci costruiscono la loro neolingua. L’evirazione di un pene sano di un giovanissimo loro la chiamano “transizione” e applaudono tranquilli.

C’è l’attrice famosa a livello mondiale che in questi strani tempi prima si è descritta come lesbica, poi come gender fluid, poi come maschio, poi si è sposata, poi ha lasciato la “moglie”, poi ha deciso che la soluzione era tagliarsi le tette. Si chiama mastectomia, la conoscono bene le donne perché è la triste sentenza quando il seno è aggredito da un cancro. L’attrice famosa se le è tagliate entrambe le tette e poi s’è offerta garrula ai fotografi alla moda per uno scatto a torso nudo in cui le cicatrici non si vedevano. Lo scatto ha fatto il giro del mondo, con il più noto dei chirurghi plastici che è insorto e ha detto “no, così no, passa un messaggio pericolosissimo”. Ma il chirurgo è anziano, l’attrice è giovanissima, sono strani tempi.

Negli strani tempi alle Olimpiadi gareggeranno uomini che si sono trasformati in donne e da uomini non avevano risultati apprezzabili, ma da donne vincono sempre. Dicono che se ti opponi sei fascista e discriminatore, se ti opponi da donna sei peggio ancora, sei una Terf, sta per donna femminista transfobica e ti meriti tutto l’odio del mondo.

Ovviamente chi odia violentemente gli omofobi e i transfobici, così bollati da un tribunale sommario costituito dai soggetti di cui al primo paragrafo, può odiare con tutta la violenza che vuole e se succede qualcosa al limite i fobici se la sono cercata con le loro provocazioni. L’inverso ovviamente non è consentito, negli strani tempi se hai un’idea contraria a quella fatta dominare nel mainstream rischi la galera come istigatore d’odio e prima ti faranno comunque terra bruciata attorno, additando te e i tuoi amici e la tua famiglia, ti paragoneranno ai razzisti e agli antisemiti, ti descriveranno come degno d’ogni punizione, ti toglieranno il lavoro e in alcune nazioni questo significa perdere anche la copertura sanitaria per sé e per i propri figli.

Che poi in questi strani tempi il diktat è che i figli sono inquinatori dell’ecosistema, siamo troppi. Quasi otto miliardi? Sforbiciamo la metà, propongono alcuni senza rendersi conto di avanzare teorie che, se seguite, produrrebbero il peggior genocidio di sempre. Se seguite? Le seguono: contraccezione come nuova religione, dove non arriva quella precedente l’atto sessuale c’è la contraccezione d’emergenza, dove non arriva questa c’è l’aborto. Per nascere oggi devi superare una roulette russa, ogni sei concepiti uno viene ucciso prima di venire al mondo. Spesso per motivi futili. Otto volte su dieci se hai la sindrome di Down. Nove su dieci se sei albino. Per le malformazioni, quasi dieci su dieci. Ma la stragrande maggioranza degli abortiti sono completamente sani. L’ennesima follia degli strani tempi. Quelli in cui il più brutale dei genocidi contro i più deboli in assoluto, i bambini senza voce nel grembo materno, devi chiamarlo “diritto delle donne”.

Non paghi del massacro dei bimbi, negli strani tempi vogliono venderci per cosa buona anche il massacro degli anziani, dei sofferenti, dei depressi, degli ammalati. In una definizione: dei non più produttivi. Dobbiamo obbligatoriamente applaudire uno stravolgimento degli ordinamenti giuridici di tutto il mondo, che hanno sempre avuto come caposaldo la non disponibilità della vita umana. Per millenni i medici hanno giurato come Ippocrate di non somministrare farmaci abortivi o capaci di causare la morte del paziente, era un principio cruciale. Negli strani tempi è diventato una indebita interferenza presso il tempio della nuova religione, quella dell’autodeterminazione. Per millenni la società ha giuridicamente protetto i soggetti più deboli affermando che non potevi sopprimerli a piacimento. Negli strani tempi stanno costruendo normative affinché i già devastati ammalati, anziani, disabili, depressi, sofferenti d’ogni risma siano spinti a chiedere loro stessi la loro soppressione, costruendo per legge un costume che li faccia avvertire come peso di una società anziché soggetti il cui peso derivante dalla sofferenza va alleviato dalla società stessa. Devono sopravvivere solo i produttivi in buona salute. O i ricchi, che potranno permettersi d’essere improduttivi. Sappiatelo da oggi: tremerete ad ogni iniezione che vi faranno in ospedale. Ma avete voluto voi seguire i pifferai magici negli strani tempi.

E in questo rutilante caos con il falso trasformato in vero vi racconteranno di come è bello e liberatorio il diritto al divorzio delle coppie sposate, ma vorranno che i preti si sposino perché la loro ossessione è eliminare dal cuore delle persone il naturale anelito al “per sempre” sacramentale, senza margini per la falsa libertà che loro chiamano autodeterminazione. Ovviamente pretenderanno che lesbiche e gay possano sposarsi in chiesa per la stessa ragione, per minare dalle fondamenta ciò che dura da millenni per istituzione sacrale. Per l’identico motivo vogliono che la donna diventi virile e l’uomo femmineo, fino a confondersi: l’ideologia gender vuole imperare negli strani tempi, cancellando ciò che è stato evidente da sempre, che maschio e femmina Dio li creò. Perché alla fine il gioco dei pupari degli strani tempi è quello: sostituirsi a Dio. E essere schierati con Dio e con il Suo progetto d’amore più alto, che è la famiglia, significa essere esecrabili; disegnare cazzi su una croce esposta all’irrisione collettiva di un Gay Pride fa ottenere applausi da tutti i nuovi sacerdoti dell’autodeterminazione senza Dio.

Sono strani tempi e vorrei tanto consegnarmi ad essi, come hanno fatto in tanti. Sono stanco di dare battaglia ogni giorno contro questo evidentissimo impazzimento. Poi mi guardo attorno. Incrocio gli occhi delle mie figlie. Le vedo indifese. Indosso di nuovo corazza e elmo e scudo, vado lì fuori, esposto al rischio di sembrare matto.
In questi nostri strani tempi bisogna continuare. E io continuo.