LIBELLULE? NON TRANCIATE LE ALI AI BIMBI

4 Aprile 2017 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Il quotidiano La Stampa con una certa insistenza vuole informarci da alcuni giorni sull’esistenza dei “bambini libellula prigionieri di un corpo estraneo”, fenomeno nuovo ma già significativo in Italia e ricalcato sul modello olandese, dove da molti anni si aprono cliniche per iniettare in bambini anche di nove o dieci anni farmaci che bloccano la pubertà, per prepararli al cambio di sesso. Il che vuol dire, nel caso di maschi, all’evirazione e nel caso di femmine a qualcosa di molto più pesante fisicamente dell’infibulazione. Eppure senza vergogna il quotidiano La Stampa definisce “progresso” questo orrore. Maria Corbi scrive che “In Gran Bretagna e Olanda ma anche negli Stati Uniti sono un pezzo avanti ma anche da noi qualcosa si muove” e via con l’elenco dei “centri dedicati ai bambini «libellula» attivi a Torino, Milano, Trieste Bologna, Firenze, Napoli e Bari”. Questi pazzi arrivano a teorizzare, con i medici olandesi, che l’uno per cento della popolazione under 12 soffra di “disforia di genere”. Chiunque abbia avuto esperienza genitoriale sa che una bambina passa la “fase del maschiaccio” o un bimbo può voler giocare per qualche settimana con le bambole. Poi passa. Secondo le cliniche olandesi dovremmo prendere questi bimbi, definirli “libellule”, tranciare le loro ali e iniettare nel loro corpo ormoni da cinquemila euro a dose per bloccare la naturale evoluzione della loro pubertà. Uno per cento della popolazione under 12 significa in Italia far passare per le mani di questi medici orrendi più di cinquantamila bambini. Chiedete cos’è l’ideologia gender? Eccola qua, è l’inferno di parole-trappola costruite per fottere i bambini. E’ la violenza di un giornalismo ignorante e provinciale che ritiene “progresso” tutto quel che è in realtà semplice e puro business esterofilo. Gli olandesi non hanno nulla da insegnarci, le loro canne libere e la loro eutanasia, le loro unioni civili a cinque e la pluriomogenitorialità sono inciviltà allo stato puro. Lo si capisce da come trattano i bambini. Viva l’Italia, viva la famiglia italiana che impedirà sempre questo schifo. Il progresso siamo noi che nonostante tutto resistiamo.