LE AMMISSIONI DELL’UAAR SULL’ABORTO

26 Ottobre 2016 Mario Adinolfi
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, Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) ha almeno il merito di dirlo chiaramente: hanno utilizzato i fatti di Catania per far saltare l’obiezione di coscienza per i medici, hanno strumentalizzato la tragica morte di un mamma di 32 anni per vietare a chi fa ai dottori specializzati in ginecologia e ostetricia di poter liberamente scegliere se aderire all’omicidio di Stato autorizzato dalla legge 194 o utilizzare un articolo di quella stessa legge per essere conseguente ai propri studi e far nascere i bambini senza mai ucciderli. Sul sito ufficiale dell’Uaar ora si legge a chiare lettere: “A prescindere dalla verità di questa affermazione, vogliamo soffermarci qui sul vero nocciolo della questione: la legittimità dell’obiezione di coscienza in uno Stato laico”. La “verità” dell’affermazione riguarda l’assicurazione del ministro Lorenzin sui fatti di Catania, si ammette che è solo un pretesto, loro vogliono dichiarare illegittima l’obiezione di coscienza dei medici sull’aborto. Più avanti concedono almeno la libertà d’espressione (“Persone come Giuliano Ferrara e Mario Adinolfi hanno infatti tutto il diritto di rivendicare pubblicamente la loro posizione”), ma più avanti non si va. Lo Stato “laico” oltre che omicida sul tema aborto deve essere anche liberticida. La proposta è secca: “Eliminare dal testo della 194 l’articolo 9 che permette e regola l’obiezione di coscienza”. E pur di ottenere questo risultato sono disposti a tutto: spacciare dati falsi come fatto dal famoso dossier Cgil con ricorsi fino all’Europarlamento, strumentalizzare i tre morti di Catania, uccidere anche la libertà in nome di uno Stato che definiscono “laico” pensandolo ateo.