MA QUALE OMOFOBIA…

17 Maggio 2016 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

La legge sull’omofobia scritta da Scalfarotto è una vergognosa normativa che punta solo a spianare la strada alla lobby lgbt mettendo in galera chi dissente. Mi spiego: nelle liste che sostengono Giachetti viene candidato un gay che con il compagno ha tre “figli” ottenuti ovviamente tramite uteri affittati. Non ho niente personalmente contro quel gay, ma quella pratica la considero un abominio e dunque considero la candidatura profondamente sbagliata. Avesse fatto in Italia la pratica che ha fatto in Nordamerica, sarebbe passibile di tre anni di carcere e un milione di euro di multa. Questa mia posizione non è contro un omosessuale, non è omofoba. E’ una posizione politica che però gli Scalfarotto di turno vorrebbero intimidire promettendo anni di galera per l’inventata fattispecie di reato di “istigazione all’odio omofobico”. Usano la legge per far sì che la posizione contro l’utero in affitto diventi piano piano politicamente improponibile e lo fanno, scandalosamente e ipocritamente, facendo votare al Parlamento mozioni senza capo né coda contro la maternità surrogata. Appare chiaro a tutti che l’eventuale varo della legge Scalfarotto comporterebbe, per quelli come noi che più si sono esposti contro le unioni gay, una raffica di denunce che poi sarebbero affidate al buon cuore dei giudici. E meno male che Melita Cavallo è andata in pensione, altrimenti le sentenze sarebbero già scritte. E probabilmente lo sarebbero anche ora che lei è andata in pensione.