83 MINUTI CON FEDEZ

20 Novembre 2023 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia

Premessa. Ringrazio Fedez per aver avuto la curiosità intellettuale di confrontarsi non solo con le mie idee ma con me. Come racconta lui stesso all’inizio della puntata di Muschio Selvaggio, al solo fare il mio nome ogni possibile interlocutore “avverso” rifiutava seccamente l’invito. Gli ho spiegato perché costoro avessero tanta paura. Fedez non s’è perso d’animo, ha voluto fortemente la puntata e, sostenuto nel dibattito dalla sua amica attivista Lgbt Cathy La Torre, l’ha portata a casa.

Ne sono usciti 83 minuti densissimi che invito tutti a guardare come fosse un film perché, per quanto mi riguarda, è il documento più preciso mai prodotto della differenza profonda tra due visioni opposte del mondo. Inevitabilmente il livello di conflittualità è stato alto dovendo parlare di famiglia naturale o queer, matrimonio e unioni gay, aborto, omofobia, ideologia gender, chiesa, Vaticano, fede. Ho visto che i giornali riportano lo scontro durissimo scattato sul tema della somministrazione ai bambini under 12 dei bloccanti della pubertà. Sono stato accusato di scarsa empatia perché ho rifiutato l’ennesima riproposizione dello schema dialettico “se fosse tua figlia a voler cambiare sesso”, ho detto chiaramente che operare la castrazione chimica di un bambino sano che sta per entrare nella fase puberale o la virilizzazione di una bambina che sta per avere le sue prime mestruazioni è da “matti criminali”. Cathy La Torre è avvocato ed ha invitato a denunciarmi per quelle mie parole, garantendo il suo sostegno legale. Il solito metodo intimidatorio, ma ho ribadito: “Io le vostre dottrine le rifiuto”. Sulla somministrazione della triptorelina ai minori anche Fedez si è mostrato dubbioso. La vivo come un’importante vittoria.

Fedez ha 14 milioni di followers ed è, con la moglie che ne ha 30, di gran lunga il più potente influencer italiano. Muschio Selvaggio anche solo sul canale Youtube scatena migliaia di commenti e non mi aspetto che siano lusinghieri, ho giocato assolutamente fuori casa, ma hanno dovuto ascoltare. A Fedez rimprovereranno di avermi invitato, quando l’ordine ormai è di silenziarmi e farmi terra bruciata attorno. La sua ostinata volontà di non piegarsi al diktat mi ha fatto piacere e sono lieto di aver accettato il suo invito per un’altra ragione che svelo nei primi minuti della puntata. Poi resta il fatto, ribadito apertamente, che abbiamo “idee opposte” quasi su tutto. Ma in un momento in cui l’attacco alla famiglia naturale è ossessivo (caso Giambruno? Film della Cortellesi? Episodi di cronaca nera? Demolite la famiglia “patriarcale”) aver visto un papà così “alla moda” ammettere che le sole persone per cui si butterebbe nel fuoco sono i propri figli forse servirà a far capire a qualcuno che proprio di padri questo mondo ha disperatamente bisogno.