Il mondo che verrà

28 Novembre 2021 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi
Nel mondo sempre più distonico di queste ore, dopo aver letto che Babbo Natale è gay e innamorato di un tal Harry delle poste norvegesi e che in Piemonte c’è chi pensa sia un bene per le donne che possano abortire con una pillolina da dare subito in consultorio, mi sembra perfetto leggere un’intervista al ministro in carica per le Politiche Giovanili che nessuno conosce perché per i giovani non ha fatto niente, proporre il solito ritornello sulla cannabis e il sostegno al referendum. Il bello è che accenna pure una giusta riflessione sul problema crescente delle dipendenze. La soluzione è canne libere e (ma probabilmente il ministro non lo sa) libero anche il Gbh, cioè l’acido gamma idrossibutirrico, comunemente noto come droga dello stupro ormai diffusissima per far perdere controllo ai partner sessuali da parte dei predatori. Il referendum depenalizzerebbe sia il Thc che il Gbh, dunque spinelli e droga dello stupro, ma tutto questo Fabiana non lo sa (il ministro delle Politiche Giovanili è una sventurata grillina, tal Fabiana Dadone, ovviamente sconosciuta alla totalità degli italiani pur avendo fatto il ministro dai tempi di Conte, pensate con quale capacità di incidenza…ora per farsi notare si butta sulle droghe).
Che triste vita che preparano per chi verrà. Al concepimento subito ti mettono un revolver in testa e ti dicono: “Spara”. Hanno deciso la roulette russa negando il diritto alla vita a un bambino su 6. Se riesci a nascere hai fatto già incazzare gli ambientalisti, secondo i quali dovremmo essere sempre di meno e ogni nuova maternità avvelena la Terra, come pure i bioeticisti alla Peter Singer (Università di Princeton) che scruteranno bene che tu non abbia difetti fisici altrimenti sono pronti a sopprimerti anche post partum “ma entro due settimane dalla nascita altrimenti i genitori si affezionano pure ai figli difettati”. Troverai subito un’associazione Lgbt che afferma che è ingiusto assegnarti un’identità di genere “costrittiva” alla nascita, sceglierai di che sesso sei tu più avanti, guai a trattarti con “schemi stereotipati”. Dunque se nasci maschio ti toccano le Barbie e zitto altrimenti sei un altro esponente del patriarcato, se nasci femmina scordati la cucina di Hello Kitty che altrimenti ti stai uniformando al “donna schiava, zitta e lava”.
Dovrai schivare le iniezioni di triptorelina semmai attraverserai una “fase del maschiaccio” da femmina o ti interesserai di balletto classico da maschio, vorranno bloccarti la pubertà e sarà per il tuo bene. Se arrivi all’adolescenza integro ti faranno ammazzare di libere canne che tanto mica è vero che bruciano il cervello, poi comunque che la vita è una merda te ne sei accorto non il giorno in cui ti hanno detto che Babbo Natale non esiste, ma quando ti hanno rivelato con filmato con musiche norvegesi commoventi che è un vecchio frocio innamorato di un tizio che vede una volta l’anno perché per il resto del tempo legge malvolentieri le nostre lettere. Mi pare ovvio che peraltro Santa Claus (capito perché si chiama Santa?) approfitta del bel norvegese di notte usando la liberalizzata droga dello stupro, altrimenti le ragioni dell’accoppiamento sarebbero incomprensibili. O forse l’altro è uno dei milioni che non campano senza la quotidiana dose di psicofarmaci e allora ti può sembrare sexy anche un decrepito con la barba bianca, dopo anni di feste per la giornata contro la omotransfobia, in cui devi fingere entusiasmo per il mondo nuovo libero dall’oppressione degli omofobi che se avanzano dubbi sul fatto che due maschi affittano l’utero di una donna e se ne comprano il bambino, finiscono in galera.
Gli omofobi, eh, mica i trafficanti di neonati, quelli ormai sono imprenditori benemeriti nel mondo nuovo. Ma, tranquillo, se tutta questa assurdità ti sembrerà dolorosamente insostenibile con assistenza e previdenza che saranno state cancellate dal bilancio dello Stato per via di chi ha continuamente sottovalutato il cancro della denatalità che si è mangiato tutto il nostro welfare, alla fine un bel suicidio assistito o meglio una bella eutanasia non te la negherà nessuno e potrai lasciare questo pazzo mondo avendo subito ogni idiozia senza aver mai colto il segreto che rende alla fine ogni vita degna d’essere vissuta tutta e fino in fondo: non ostacolare mai la natura, che è sempre logica e amarla la logica, perché ciò che è illogico è ingiusto e (per chi crede) spiace a Dio.