Cascioli e l’autostrada

26 Ottobre 2020 Mario Adinolfi
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, , Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Eh no caro Cascioli. I peggiori sono quelli come te che alla Bussola da anni non fanno altro ogni giorno che scrivere contro il Papa e delegittimarlo. Francesco non ha parlato di “unioni civili”, ha parlato di “leggi di convivenza civile” (aveva probabilmente in mente i Pacs, i Patti di convivenza solidale) e ha compiuto una definitiva distinzione rispetto al matrimonio. Aleteia ha dimostrato perfettamente l’imbroglio ma a quelli come voi non interessa, a voi interessa avere l’ennesimo pretesto per colpire il Papa e la Chiesa. E, visto che ci siete, per sfogare un po’ di bile per non essere stati voi i protagonisti dei Family Day e dare un po’ d’aria alle vostre frustrazioni. Siete come gli Lgbt, pronti a ogni mistificazione pur di colpire i cattolici. Che non possono dirsi tali sputando ogni giorno sul Papa. Se rispetto alle Sue parole vengo attaccato contemporaneamente da tutto l’associazionismo Lgbt e da Cascioli, vuol dire che Cascioli e i promotori del ddl Zan hanno interessi convergenti. Il mondo Lgbt non vede Cascioli come un pericolo, non insulta la Bussola, i suoi articoli sono perfettamente funzionali alle loro necessità perché puntano a far saltare la Chiesa dilaniandola dall’interno. Cascioli per un Lgbt è garanzia di tranquillità, non verrà mai attaccato, insultato, deriso. I più non sanno proprio chi sia, gli altri ne apprezzano i livori demolitori per cui sono tutti “traditori” (il Papa, i vescovi italiani, la stampa cattolica, i cardinali italiani come Zuppi, Gandolfini, Adinolfi) e lui è l’unico puro. È il tizio che imbocca l’autostrada nel verso sbagliato e grida alla moglie “oh, qui guidano tutti contromano”. Forse è il tempo di farsi delle domande e di capire che se non ci si libera dei personalissimi livori e invidie, recuperando un minimo di unità di intenti, l’azione demolitoria dei nemici della Chiesa sarà solo agevolata.