Dopo ogni elezione in cui il Popolo della Famiglia raccoglie pochi voti (pochi in termini relativi, è sempre comunque votato da migliaia di persone, centinaia di migliaia a livello nazionale) parte la gara allo sfottò, coi toni irridenti che conosciamo. Non è solo roba da social, abbiamo visto anche testate di colore opposto come Libero e l’Espresso puntualmente parteciparvi. Invece di chiedersi cos’è che motiva tanti pidieffini in ogni angolo del Paese, ben sapendo che nessuno sarà mai eletto almeno in questa fase, a metterci la faccia, il tempo, i soldi, la fatica, anche su autorevoli testate come quelle citate si preferisce il pernacchio condito con l’invito a sparire dal panorama politico.
Ecco, se la proposta è: “Sparite”, la nostra risposta è no, non spariamo. Continueremo ad esserci, per le migliaia di persone che ci hanno votato in Emilia Romagna anche domenica scorsa a cui siamo grati e per quelle che ci voteranno in futuro. E se la vostra coscienza fosse tranquilla o se foste solo dei buontemponi, vi accanireste con la stessa ilarità con tutte le liste da zerovirgola. Anche la candidata presidente di Potere al Popolo ha preso lo 0.3, esattamente come noi. Come mai per lei niente frizzi e lazzi? C’è un motivo ed è semplice da capire. Perché è il nostro puro e semplice essere in campo, anche solo il nostro esistere, ad infastidirvi. Perché se non ci fossimo noi, nessun altro farebbe resistenza su alcuni temi, imponendovi un punto di vista altro che sapete bene non essere campato per aria. Perché se fosse campato in aria lo trattereste con l’indifferenza con cui trattate chi ha preso lo zerovirgola come noi e anche meno di noi, perché chi dice che l’asino vola giustamente suscita indifferenza. Ma noi non diciamo che l’asino vola: noi ficchiamo il dito nella piaga di alcune evidenti contraddizioni e tanti vorrebbero che questo non accadesse più (tanti, pensate, persino tra i cattolici) e allora sperate che una risata possa seppellirci. Ci sperate ogni volta. E non accade mai. Chiedetevi il perché, chiedetevi cos’è che ci motiva e vedrete che scoprirete qualcosa di bello da raccontare, magari con un sorriso finalmente indulgente, asciugandovi quella consueta bava alla bocca. Il PdF continua a fare quello che nessun altro farebbe, se non ci fosse il PdF. Per questo non può farvi contenti, non può sparire.
E allora il Popolo della Famiglia va avanti: 355 cittadini hanno sottoscritto la mia candidatura a deputato del collegio Roma 1, abbiamo avuto la forza organizzativa per fare la raccolta in una settimana, siamo l’unica organizzazione cristianamente ispirata in grado di fare questo nel campo politico. Non ci è piaciuto il governo gialloverde, ancora meno ci è piaciuto il governo giallorosso che candida nel collegio addirittura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, quello che ha irriso la famiglia con uno stanziamento di venti volte inferiore a quello necessario e promesso. Se i cattolici hanno un minimo di spina dorsale e coerenza, non possono votare per lui. A chi, come noi, non ha gradito neanche le inesistenti politiche di bilancio a favore della famiglia del governo precedente, noi offriamo un’alternativa.
E insomma anche il 1 marzo si vota e anche il 1 marzo si potrà votare il Popolo della Famiglia, la piccola pietra di inciampo che resiste. E ogni volta che vi viene l’istinto di insultarci o irriderci per questa nostra tenacia, chiedetevi il perché. E vedrete che la risposta sarà sorprendente.