Il 32.9% della popolazione studentesca italiana (15-19 anni) si droga. I dati arrivano dal rapporto Espad, che certifica che tutti partono dalle canne e più della metà arrivano ai cannabinoidi sintetici, alla cocaina, all’eroina, alle metanfetamine, agli allucinogeni. Un ragazzino su tre. Aggiungeteci quelli che si ubriacano regolarmente e avete il quadro di una generazione intera devastata. Solo i pazzi possono dire davanti a questa emergenza nazionale “liberalizzate il consumo, statalizzate lo spaccio”. Salvare i più deboli: lotta all’aborto, alla denatalità, al consumo di droga e alcool tra i giovanissimi dovrebbero essere le priorità del governo che sta per nascere. Invece daremo loro un bel reddito di cittadinanza per comprarsi le canne magari in farmacia (priorità grillina) e andare dalle puttane di Stato nelle riaperte case chiuse (priorità leghista). Secondo gli esperti (oggi lo scrive persino Repubblica) rischiamo stragi per droga equiparabili per numeri a quelle degli Anni Settanta. Nel bosco di Rogoredo a Milano, a Tor Bella Monaca a Roma, a Scampia a Napoli sono collocate le piazze di spaccio più grandi d’Europa. Lo sanno tutti. Che dite, Salvini e Di Maio, prendiamo l’esercito e andiamo a chiuderle queste colonie del male per provare a dare speranza alle famiglie che non ce la fanno più? Sarebbe un bel primo atto di governo.