UNA VICENDA ESEMPLARE

26 Febbraio 2018 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Ultimi giorni della campagna elettorale e va bene il fuoco amico, ma ormai circolano dossieraggi e invenzioni. Ho deciso che fino a un certo punto si può ignorare, poi si interviene. A Verona il mio nobile amico Filippo Grigolini, persona elegante e gentile d’animo, è intervenuto presso un diffamatore che scriveva cose incredibili. Il tipo al sentire le sue garbatissime rimostranze, lo ha addirittura insultato. Non si fa. Ai miei amici non si fa. E provo un totale schifo per questa vergognosa campagna “contro” attivata in tutta Italia da quella persona che si autodefinisce “profetica” e che ha autorizzato ormai ad ogni slealtà contro il Popolo della Famiglia. Così, letta quella missiva di insulti contro il Popolo della Famiglia di Verona e il sottoscritto, ho deciso di trovare il numero di telefono del tizio e fargli presente a modo mio alcune “riflessioni”. Il signor Fontanini ha riconosciuto di aver mentito. E poiché è una persona seria davanti alle mie, diciamo, vibranti proteste ha riconosciuto il suo torto. Non si fa campagna contro, è da vigliacchi. Viva il Popolo della Famiglia che si sa difendere con le buone e anche con le cattive. E viva anche Fontanini che ci ha scritto, da uomo, le sue scuse con precisione. Così.

“Io sottoscritto Silvio dr. Fontanini, cav. dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, bioeticista diplomato all’Università del Sacro Cuore di Roma, Ten. Col. Me. del Corpo militare della Croce Rossa Italiana ( quindi in alcun modo titolare del titolo di Prof. attribuitomi a mia insaputa ),

CHIEDO PUBBLICAMENTE SCUSA al SIg. Dott. Mario ADINOLFI,
per aver scritto, in una mail che avevo indirizzato il 22 febbraio scorso ad ALCUNE singole persone, ma che poi è stata ripresa e divulgata ad un numero a me ignoto di altre persone, di quanto segue :

1) Non avrei dovuto, in quel mio troppo frettoloso scritto, FARE ALCUN RIFERIMENTO ALLO STATO CIVILE del Dott. Mario Adinolfi, persona a me nota solo di vista, mentre stava su qualche palco, durante civici comizi Pro Family, cui anch’io ho partecipato in piazza, e già noto come Direttore de “ La Croce”.

2) Ho sbagliato a porre, in questo mio scritto, rivolto a pochi, una domanda, pur solo retorica nei miei intenti reali, sull’origine del finanziamento dei cartelloni politico – pubblicitari affissi ai bus che ho visto circolare per la città di Verona, recanti l’invito al voto per il POPOLO DELLA FAMIGLIA. Infatti, solo nella giornata di ieri 26 febbraio 2018, ho potuto prendere atto dell’infondatezza della mia ipotesi, da un mio vecchio e caro amico veronese, oggi candidato per il suddetto partito. Egli mi ha informato che il COSTO della Campagna elettorale sostenuto dal POPOLO DELLA FAMIGLIA, non è certamente stato finanziato da qualche ambiente Governativo, ma sostenuto da AUTOFINANZIAMENTO PERSONALE. Questo mio amico veronese, mi ha pure precisato di essersi esposto personalmente, a titolo volontaristico, in Verona.

3) Ringrazio tale mio amico veronese per l’informazione datami. Mi scuso per il mio errore ed il danno d’immagine eventualmente arrecato.

4) Prendo atto di essermi da poco reso conto che, ora neppure l’aver ottenuto un eventuale 1% del consenso elettorale su base nazionale, darebbe ad alcun partito il diritto ad ottenere i rimborsi, in precedenza previsti dalle norme vigenti.

Saluto rispettosamente il Dott. Mario Adinolfi.

Silvio Fontanini”.

Non fatevi mettere i piedi in testa. Chi fa campagna “contro” il Pdf si deve solo vergognare. Chiedete conto delle bugie che dicono contro il Popolo della Famiglia. Combattete, perché sono i giorni decisivi. E abbiamo detto: a noi la battaglia. Non: a noi la partita a burraco. Ora, siate tosti. E se non ci riuscite perché so che in fondo siete tutti bravi ragazzi, chiamate me. Che delle menzogne contro un popolo che si batte in maniera commovente e che dovrebbe solo essere ringraziato da tutti, di quelle menzogne ho davvero le palle piene.