Il giorno del giudizio

12 Luglio 2017 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi
Il giorno del giudizio è arrivato, tra poche ore sapremo se “Mr Justice” Nicholas Francis considererà sufficienti le “evidenze scientifiche” a supporto del nuovo protocollo medico sperimentale oppure confermerà la sua stessa sentenza dell’11 aprile scorso in cui ha considerato favorevolmente la decisione dei medici del Great Ormond Street Hospital di staccare i macchinari di supporto vitale al piccolo Charlie Gard. Oggi Nicholas Francis, giudice monocratico, con una parola decide sulla vita e sulla morte di Charlie ma il suo gesto non sarà privo di conseguenze. Il giorno del giudizio arriverà anche per lui e quel giorno Dio avrà certo un metro misericordioso per quanta misericordia avrà avuto lui, Mr Justice. Complessivamente non c’è da essere ottimisti, questo è chiaro. L’esito della sentenza sarà probabilmente contro il piccolo Charlie e la sua ostinazione a restare in vita. Ma ormai è evidente che i miracoli sono possibili e dunque noi chiediamo che un miracolo davvero si verifichi e si dia la possibilità a Charlie Gard di venire in Italia o negli Stati Uniti per intraprendere la cura sperimentale che può dare al bambino speranza per un miglioramento delle sue condizioni di salute. Dal punto di vista giuridico ci troviamo davanti a un momento essenziale della storia europea: si può dare a un funzionario dello Stato potere di vita o di morte su un essere umano, contro la volontà del sofferente impossibilitato a far conoscere il proprio desiderio e contro la volontà di chi ne detiene la tutela giuridica, cioè i genitori? Se Nicholas Francis dirà che sì, questo potere mortifero può essere concesso alle sue mani di funzionario statale, allora preparatevi ad una stagione che andrà oltre la banalizzazione dell’eutanasia, che almeno è una supposta libera scelta del sofferente. Ora si aprirebbe la stagione dell’eutanasia di Stato contro i deboli e gli improduttivi. Esattamente la replica della stagione hitleriana.