VADEMECUM SULLA CORRETTA ESPRESSIONE DEL VOTO

30 Maggio 2016 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Dovremmo semplicemente poter dire ai nostri elettori: fai una croce sul simbolo del Popolo della Famiglia. In effetti domenica prossima sarebbe il modo più semplice per votare, il voto sul simbolo gode infatti del cosiddetto “effetto trascinamento” e vale anche per il candidato sindaco indicato dal PdF. Però poi nei seggi ci sono i partiti organizzati, c’è chi segna le schede con la grafite sotto le unghie, ci sono trucchi e brogli e allora qualche accorgimento per blindare i nostri voti.
Il modo migliore per essere sicuri di non vedere “rubato” alcun nostro voto è esprimerlo con questi tre semplici gesti (non sovrapporre le schede mentre voti, rischi di fare segni su quella sottostante):
1. Fare una croce sul nome prestampato del candidato sindaco indicato dal Popolo della Famiglia.
2. Fare una croce sul simbolo del Popolo della Famiglia (il nostro simbolo è blu quindi la croce non resti nella circonferenza del logo ma vada lievemente oltre il cerchio, altrimenti rischia di non essere visibile).
3. Indicare le eventuali preferenze scrivendo i cognomi di massimo due candidati al consiglio tratti dalla lista del Popolo della Famiglia (se se ne scrivono due, devono essere di sesso opposto).
Chi vota così non vedrà in alcun modo modificato il proprio voto da manovre nei seggi che noi comunque eviteremo con la presenza dei nostri rappresentanti di lista (chi può si renda disponibile) e I CANDIDATI POSSONO ESSERE RAPPRESENTANTI DI LISTA quindi si facciano nominare dai delegati di lista, a patto che siano residenti nel comune in cui si vota.
I rappresentanti di lista dovranno presentarsi al seggio in cui sono nominati alle ore 16 di sabato 4 giugno e potranno assistere alla intera giornata di votazioni nel seggio indossando il simbolo del Popolo della Famiglia. A tutti i nostri elettori indichiamo di ANDARE A VOTARE NELLE PRIME ORE DEL MATTINO. Essendo domenica 5 giugno l’ultimo giorno di un lungo ponte, nelle ore pomeridiane e fino a sera è previsto l’afflusso più massiccio di elettori che potrà generare anche lunghissime file ai seggi soprattutto dalle 18 in poi. Per evitare di perdere ore ai seggi per votare, andate a votare al mattino e comunque prima delle 17.
I rappresentanti di lista dalle 23 saranno impegnati nell’assistere allo scrutinio e nella difesa del voto espresso al Popolo della Famiglia. La legge impone al presidente del seggio di assegnare ogni voto in cui appaia chiara la volontà dell’elettore, comunque espressa. L’elettore alle comunali e alle municipali ha a disposizione di fatto tre voti: al sindaco, al simbolo, ai consiglieri. Il voto al sindaco e al simbolo possono anche essere disgiunti (si può votare il sindaco del Popolo della Famiglia e una lista di un altro schieramento o viceversa) e un eventuale errore nell’espressione delle preferenze rende nulle le preferenze ai consiglieri, non il voto al sindaco o alla lista. Ricordatevi che mai e poi mai devono essere trascritti dagli elettori sulla scheda dei numeri, possono essere considerati segni di riconoscimento e rendere nulla la scheda. Il voto di preferenza al consigliere dunque si esprime SCRIVENDO IL COGNOME E MAI IL NUMERO DI LISTA del consigliere stesso.
Come vedete hanno complicato anche quello che poteva essere molto semplice. Una croce sul simbolo del Popolo della Famiglia e via, va comunque bene. Ma se volete blindare il vostro voto da ogni possibile broglio, mandate a memoria le poche regolette di questo vademecum. Buon voto il 5 giugno. Sarà una giornata che ricorderemo.