LA “DEMOCRAZIA” ITALIANA DEL 25 SETTEMBRE

6 Settembre 2022 Mario Adinolfi
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Il Popolo della Famiglia

Affinché vi sia chiaro come funziona la “democrazia” italiana. I partiti già al potere hanno tutto lo spazio mediatico che vogliono, sui giornali e in tv. C’è una legge che si chiama “par condicio”, c’è un regolamento preciso varato da un’apposita “autorità garante”, si chiama Agcom, presieduta da un tizio che si chiama Lasorella e prende centinaia di migliaia di euro l’anno per svolgere il ruolo di arbitro. Il problema è che quel posto lo assegnano quei partiti là e mica solo l’arbitro, pure i guardalinee e il quarto uomo (consiglieri dell’Agcom, sempre centinaia di migliaia di euro l’anno a capoccia). Secondo voi sti arbitri fischieranno mai un fallo contro chi li paga? Noi abbiamo zero secondi a oggi su Rai e La7, Agcom fischia il fallo? No. Poi ti fanno raccogliere sessantamila firme a ferragosto e Mattarella dorme, se glielo chiedeva la Bonino il decretino almeno per dimezzarle lo faceva fare al governo (accadde nel 2018, dopo il piagnisteo radicale), ma stavolta la Bonino ha il simbolo tranquillamente tra quelli dei potenti e dunque cretino chi ha chiesto il decretino. I partiti che si sono scelti l’arbitro decidono pure che il campo per loro è in discesa e per te è in salita. Negli ultimi cinque anni poi i partiti hanno avuto quattrini, milionate di euro, per i gruppi parlamentari; alcuni, come Fratelli d’Italia, attingono ancora alle casse della ex Alleanza nazionale, tanti milioni di euro blindati in una fondazione. Noi niente, manco un euro. Quindi hanno l’arbitro, i guardalinee, il quarto uomo, il campo in discesa e oggettivamente la porta molto più larga in cui fare gol grazie a regole scritte per loro, soldi e comunicazione (sfogliate oggi il Corriere della Sera ed è un’imbarazzante serie di paginate-marchetta compresa una alla Meloni, che sta per vincere e dunque tutti sul carro). Ciliegina sulla torta, diciotto seggi se li assegnano tra di loro con la storia dei cosiddetti “italiani all’estero”, per i quali non ti fanno proprio competere, le regole per la raccolta firme sono impossibili da seguire e corre solo chi le firme non le deve raccogliere, loro sì, quei partiti lì all’estero ottengono la scheda per cui hanno costruito la “democrazia” italiana del 25 settembre, quella in cui una Alternativa per l’Italia non potesse esistere. E basta guardarla là schede su cui votano gli italiani all’estero per capire quanto fa schifo il sistema che hanno messo su, dandovi una ragione serissima per non dare neanche un voto a questi partiti di questo regime vergognoso, votando solo per noi o per chi comunque nonostante tutto si è organizzato per opporsi.