Mini intervista Al coordinatore nazionale Nicola Di Matteo (di Consuelo Nespoli)

12 Febbraio 2022 Nicola di Matteo
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Il Popolo della Famiglia, Nicola di Matteo

Eccoci con la mini intervista del circolo del Popolo della Famiglia di Seriate.

Buongiorno a Nicola di Matteo Coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia. Anche a lei come a Mario Adinolfi vorremmo fare una piccola intervista. Cinque domande poste da: uno studente, una coppia marito e , una pensionata, un giovane imprenditore e un militante del Popolo della Famiglia, riguardanti questi ultimi due anni di pandemia e non.

Studente: Come studente non vaccinato, mi viene negata la possibilità di poter salire su un autobus per poter frequentare la scuola, i miei genitori hanno dovuto contattare volontari per il trasporto, mi viene negato di poter svolgere lo stage in hotel o ristoranti. È giusto tutto questo? Torneremo mai alla normalità?

Rispondo allo studente: Questa classe politico-parlamentare ha sempre sostenuto che investire sui giovani ed il loro futuro è di primaria importanza. Ma ad oggi i fatti sono ben poco tangibili, e tu ne sei testimonianza. Aver deciso di obbligare la comunità studentesca al vaccino, nonostante nessuna pandemia – anche con tassi di mortalità più alti – abbia mai portato un governo a tale scelta, e per giunta contro la dottrina Costituzionale la quale sancisce termini così drastici solo ed esclusivamente per le guerre. Pertanto non lo ritengo affatto giusto da cittadino, padre, rappresentante politico, popolare. Sono certo che i tempi sono duri, ma per contrastare questa folle classe dirigente abbiamo la necessità del sostegno popolare e della denuncia sociale di un disagio, che deve essere portato all’attenzione pubblica attraverso le piazze.

Coniugi: Oggi la politica, le forze dell’ordine, i sindacati, i giuristi e i giornalisti sono allineati a servizio di un disegno ormai chiaro. Perché sono così disinteressati al popolo e ai suoi bisogni? Vogliono forse togliere la sovranità al popolo?

Rispondo ai coniugi: La sovranità popolare, e quindi l’anima della democrazia è da tempo contrastata dai poteri forti e dalle grandi lobby che, a nostra insaputa cambiano mazziere e carte in tavola al fine esclusivo di rendere la partita dalla più facile vittoria. Sarò forse drastico, ma devo ripeterlo per senso di responsabilità, l’Italia ha bisogno di una rivoluzione moderata che si anima dalla bellezza delle piazze e quindi delle famiglie. Coloro che costituzionalmente non solo sono anima della Democrazia rappresentativa, ma che la sorreggono con ardui sacrifici.

Pensionata : Guardo i miei nipoti e attraverso loro ai giovani di questo tempo e mi chiedo come si può fare ad interessarli oggi alla politica e al bene comune dato che sembrano piuttosto indifferenti all’impegno, diciamo anche solo sociale?

Rispondo alla pensionata: Carissima Signora risponderò con brutalità: Non si possono affascinare i giovani senza avere delle ideologie forti su cui erigerli; non si possono affascinare i giovani senza tornare indietro nel tempo, a quei valori a quel rispetto che purtroppo sono andati scemando.

Imprenditore : Come tutti sappiamo stiamo vivendo tempi duri sia a livello umano che a livello lavorativo, cosa possiamo fare, anzi, cosa deve fare la politica per incentivare i giovani ad aprire nuove attività ed investire per il proprio futuro ? Io, che sono un giovane imprenditore, mi sento un po’ abbandonato a me stesso in questo periodo, pochi incentivi e poche motivazioni per continuare…. Mi dia il suo punto di vista !

Rispondo al giovane imprenditore: Vede c’è qualcosa che va oltre l’interesse economico e in Politica si definisce etica, morale. In grammatica dittongo. Nella vita cooperazione. Questo è l’elemento che deve essere assimilato dai giovani imprenditori. In poche parole devono affidarsi alla esperienza dei grandi. Per quanto riguarda il governo, ovviamente deve inserire maggiori investimenti anche per voi e soprattutto degli enti formati a reperili nel migliore dei modi attraverso idee (business plan).

Militante Pdf: Si sta assistendo, a mio parere, ad una ulteriore polverizzazione del sistema politico italiano, con il rischio concreto che l’anti politica la faccia da padrone e l’astensionismo giganteggi. Non crede che sia necessario ora più che mai la costruzione di un area moderata, né di destra né di sinistra, ancorata ai valori non negoziabili, che eviti divisioni su questioni marginali e sia un baluardo per l’eccessiva estremizzazione di ogni evento cui, a mio avviso, stiamo andando incontro?

Rispondo al militante del PDF: Non possiamo sapere cosa accadrà domani. Ciò che sostieni è sotto gli occhi di tutti. L’agire politico dipenderà anche dalla volontà popolare e dallo spirito di servizio verso la Politica. Il pdf ha già fatto, attraverso il presidente, la proposta di un’area vasta.