Nicola Di Matteo, vicepresidente e coordinatore nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), a proposito della prossima attivazione dell’assegno unico e universale per ogni figlio, sottolinea le problematiche di questa misura e indica le alternative e i correttivi che aiuterebbero realmente e in modo significativo le famiglie con figli: “Spiace innanzitutto constatare che la copertura finanziaria per questa misura è a nostro avviso insufficiente, ma il punto fondamentale che critichiamo è l’aver legato l’importo dell’assegno alla presentazione dell’ISEE, dimenticando così che una famiglia con figli da mantenere ha una più bassa capacità contributiva e l’assegno invece dovrebbe essere unico, uguale per tutti, dipendere solo dal numero dei figli e semmai crescere proprio in proporzione al numero dei figli. E questo è evidentemente iniquo perché le politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia vanno fatte nei confronti di tutti i figli e di tutte le famiglie. L’aver deciso inoltre un assegno unico maggiorato per le famiglie in cui lavorano entrambi i genitori come incentivo per spingere il lavoro femminile è errato. Questa proposta è segno di chi al governo non comprende il ruolo della famiglia e delle scelte procreative, che sono scelte per il bene e il futuro del paese. E così, da una parte si incentivano con bonus vari l’acquisto di auto, bici, monopattini, ristrutturazioni (senza considerazioni sul reddito dei beneficiari), mentre dall’altra si trascura l’investimento ben più importante del futuro per questo paese che sono i figli. Ci siete passati con il Reddito di Cittadinanza, dove molte, moltissime richieste sono arrivate ed evase attraverso la presentazione di documentazione fasulla. Ora riprovate condizionando l’assegno universale ad un ISEE che sarà anch’esso difficilmente verificabile. Per questo come Popolo della Famiglia abbiamo proposto l’introduzione del Quoziente Familiare come riforma fiscale a favore della famiglia. Misura questa che considerando situazioni di fragilità, disabilità, numero di componenti il nucleo e percettori di reddito tra i vari fattori supererebbe la visione che il fisco e certa politica di questo Paese ha sulla famiglia e i figli”.