Di Matteo (PdF): “C’è voluta l’indagine del Sole24 per far aprire (forse) gli occhi a Giordani”

26 Ottobre 2021 Nicola di Matteo
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Nicola di Matteo

Furlan (PdF Padova): “Inascoltata la voce di chi grida contro le colonia del male”

«C’è voluta l’inchiesta ed il report pubblicato nei giorni scorsi da Il Sole 24ore, per certificare quello che è sotto gli occhi di tutti a Padova. Spaccio e degrado a tutte le ore del giorno e della notte, ma “qualcuno” a Palazzo Moroni ha sempre e solo parlato di errata percezione da parte dei cittadini perché sono sufficienti quattro lampioni in più e qualche videocamera di sorveglianza per arginare il problema della droga in città». Lo afferma in una nota diffusa dal Circolo di Padova del PdF, il vicepresidente e coordinatore nazionale Nicola Di Matteo offrendo un punto di vista estremamente critico nei confronti di una maggioranza al governo della città che troppe volte si è dimostrata più attenta alle esigenze di arcobaleni e unicorni colorati, trascurando i veri problemi della sicurezza e del degrado in città. «Abbiamo per anni alzato la voce contro le colonie del male che imperversano in città e siamo ancora oggi inascoltati testimoni di una situazione che attraversa le nostre strade in un percorso di piano inclinato, che nessuno vuole cogliere nella sua gravità». Ha proseguito Giampaolo Furlan, presidente del Circolo di Padova del PdF «Basterebbe farsi un giro nei servizi che si occupano di dipendenze, dove giornalmente transitano famiglie distrutte e ragazzi sempre più giovani in situazioni disperate, per capire e toccare con mano la situazione della diffusione della droga a Padova. Per questo» conclude il comunicato del PdF Padova «occorre una riflessione di quanti hanno a cuore il futuro della città, e dei giovani che ne riempiono strade e piazze. E ci perdonerete se non ci convincono nemmeno le parole dell’assessore alla sicurezza Bonavina, che commenta l’alto numero di reati connessi alla droga mettendolo in relazione con l’efficacia e la numerosità dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine. Ci sono zone in città ben note a tutti dove lo spaccio è evidente e continuo, e dove vige una illegalità tollerata e gestita da immigrazione clandestina e mafie. Diamo un consiglio al sig. Sindaco Giordani: indossi la fascia da sindaco e si rechi nei luoghi di spaccio, magari di notte, testimoniando con la propria presenza l’intenzione di combattere e sconfiggere questi luoghi dove si vende morte. Perché il tempo è galantuomo, e le elezioni si avvicinano».