Il Popolo della Famiglia ha le sue proposte nel piano per la ripartenza

8 Maggio 2020 Mirko de Carli, Elisa Rossiin
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Elisa Rossini, Il Popolo della Famiglia, Mirko de Carli

Il popolo della famiglia dell’Emilia-Romagna, grazie al prezioso lavoro del circolo di Modena, si fa promotore di un rilancio progettuale ed economico del compito di accudimento e cura delle famiglie.

Nella situazione di emergenza sanitaria per la diffusione del covid-19 che ha colto di sorpresa il nostro paese, le nostre città e le loro amministrazioni, alla luce dei provvedimenti fortemente restrittivi emananti a livello di governo centrale e territoriale, l’unico dato certo relativo alla gestione della quotidianità della stragrande maggioranza dei cittadini è stata la famiglia.

Le famiglie si sono fatte carico di organizzare la quotidianità, di contenere per quanto possibile le paure e il sentimento di incertezza di organizzare l’accudimento e la cura e di rispondere ai bisogni dei componenti di tutte le età con un enorme sforzo verso i bambini, i disabili, gli anziani.

Questo enorme lavoro va riconosciuto, chiamato per nome, promosso e sostenuto anche a livello economico.

I bambini ed i ragazzi sono stati i grandi assenti di questa situazione. Mentre si riconosce lo sforzo importante e fondamentale compiuto dalle istituzioni scolastiche per mantenere attiva l’attività formativa garantendo un contatto con scolari e studenti, non dobbiamo dimenticare che tutto il resto è stato esclusivamente nelle mani delle famiglie e che le fasce di età inferiori non hanno comunque avuto servizi scolastici a loro dedicati.

Da troppo tempo non si sentono le voci dei bambini e ragazzi per le strade e nei parchi, da troppo tempo molti di loro trascorrono le giornate utilizzando devices per scopi formativi, ludici e di socializzazione. Pur riconoscendo l’enorme vantaggio di aver avuto vari strumenti elettronici a disposizione, è tempo di riattivare le varie abilità dei nostri bimbi e ragazzi a livello di scambio sociale, per quanto possibile e pensando all’opportunità di dedicarsi ad un saper essere – fare – divertirsi che li coinvolge con la loro corporeità, con le capacità cognitive ed esperienziali. Fino ad ora non è stata rivolta ad essi alcuna progettualità mirata. Le lunghe giornate dei più piccoli, non scandite dall’impegno scolastico, sono state gestite da sforzi organizzativi fantasiosi delle famiglie che hanno fatto del loro meglio per preservarne la serenità e per trovare le parole per rendere comprensibile anche a loro la situazione particolare

Le famiglie vivono una gestione, una progettualità ed una organizzazione in continuo movimento sia per chi lavora e deve continuamente adattare i propri ritmi ad una realtà professionale in rapido trasformazione, sia per chi non lavora e si ingegna su come reperire una attività anche precaria e assolutamente incerta nelle prospettive.

Non sapendo in che tempi e modi i servizi a gestione pubblica potranno riaprire, non conoscendo quali ulteriori risorse economiche richiederà all’amministrazione il ripensamento dei servizi, si sollecitano fortemente le amministrazioni locali a sostenere economicamente le famiglie con figli da 0 – 14 anni che hanno esigenze concrete e che hanno dimostrato di essere pronte e disponibili ad organizzarsi senza accedere ai servizi pubblici.

Ecco perché la progettualità del pdf, contrassegnata dal motto #nessunorestisolo, intende con questa specifica iniziativa “CI SIAMO ANCHE NOI” riportare genitori, bambini e ragazzi al centro dell’attenzione delle nostre città per rispondere ai loro bisogni e sostenere le famiglie che da sempre sono chiamate per prime a farvi fronte.

L’iniziativa prevede la richiesta ai governi delle città e della nostra regione di introduzione di una risorsa diretta a:

– favorire e promuovere gli accordi tra piccoli nuclei di famiglie all’interno dei quali un genitore che si trovi in stato di disoccupazione, o abbia ridotto l’orario di lavoro almeno di 1/3, o abbia sospeso o cessato l’attività commerciale, artigianale o d’impresa, successivamente al febbraio 2020, si dedichi all’attività di educatore di gruppi ristretti di bambini o ragazzi (per un totale di massimo 4-5), eventualmente alternandosi con altri genitori del gruppo;

– favorire e promuovere gli accordi tra piccoli nuclei di famiglie all’interno dei quali ci sia la condivisione di servizi educativi per un totale di massimo 4-5 bambini o ragazzi, rivolgendosi a tale scopo a persone fisiche con contratto di lavoro subordinato o autonomo o utilizzando la modalità del libretto famiglia;

Per l’accesso alla risorsa l’iniziativa “Ci siamo anche noi” prevede:

1. possesso della cittadinanza italiana o di regolare permesso di soggiorno per il periodo da marzo a settembre 2020 e residenza nel comune di Modena alla data del 29/02/2020;

2. situazioni di disoccupazione, riduzione dell’orario di lavoro da tempo pieno a part time almeno di 1/3, sospensione o cessazione dell’attività di lavoro autonomo o di commercio, o di artigianato o di impresa intervenute successivamente al febbraio 2020;

3. situazioni di iniziale assenza di lavoro per le ragioni di cui sopra seguite da impegni lavorativi temporanei di durata inferiore a 3 mesi intervenute successivamente al febbraio 2020;

4. nel caso di ricorso a servizi educativi esterni ai nuclei familiari, che ciò sia avvenuto utilizzando contratti di lavoro subordinato o autonomo o il Libretto Famiglia e si esibisca idonea documentazione attestante il rapporto di lavoro subordinato o autonomo o l’utilizzo del Libretto Famiglia;

5. entrate mensili di ciascun componente del nucleo familiare non superiori ad Euro 350,00 e disponibilità finanziarie di ciascun componente il nucleo familiare non superiori ad Euro 1.000,00 nel periodo da marzo 2020 in poi

La proposta del Popolo della Famiglia prevede poi il sostegno economico al nucleo familiare che abbia i requisiti sopra evidenziati, erogando risorse diversamente quantificate in relazione all’età del bambino/ragazzo come segue:

0 – 3      anni    Euro 200 mensili + 75 euro in presenza di un minore è disabile

4 – 10    anni    Euro 180 mensili + 75 euro in presenza di un minore disabile

11 – 14   anni   Euro 150 mensili + 75 euro in presenza di un minore disabile

Si propone infine che le risorse vengano erogate in base al numero dei figli di un nucleo fino ad un massimo di euro 530 o euro 605 nel caso di presenza di disabile e, in caso di separazione dei genitori, il contributo possa essere usufruito al 50% da ogni genitore in caso di domanda presentata da entrambi o al 100% in caso di domanda presentata da uno solo.