Nicola Di Matteo è una persona che bisogna avere la fortuna di conoscere.
Chi mi segue sa bene quanto chi vi scrive non ami la piaggeria o le ‘svioliate’ ma Nicola merita tutto questo.
Padre, marito, lavoratore e come se non bastasse un grande compito, quello di aiutare il Popolo della Famiglia a crescere ed a radicarsi.
Ma eccovi la sua intervista in esclusiva……………….
Allora raccontaci l’inizio della tua carriera.
Intanto mi presento sono Nicola Di Matteo, ad aprile compierò 45 anni, sono sposato con Laura e padre di due splendidi figli Pietro e Giosuè, Ho iniziato fondando l’Associazione NON SI TOCCA LA FAMIGLIA e da lì coofondatore del comitato difendiamo i nostri figli, perché ho sempre creduto che bisognava far qualcosa nell’immediato, nell’oggi. Successivamente dopo due family day che hanno messo in evidenza la corruzione della politica attuale ho deciso insieme a Mario Adinolfi e Gianfranco Amato di iniziare un’avventura molto faticosa con la nascita del movimento il popolo della famiglia in modo da proclamare a gran voce la verità e dire a chi non ha più speranza che è ancora possibile sperare in un futuro diverso in un futuro giusto.
Obiettivi presenti e futuri?
Gli obiettivi sono tanti sia presenti che futuri. Quello che magari preme adesso è difendere la vita in quanto tale. Difendere significa essere vicini a chi soffre dandogli una speranza. Difendere significa essere intransigenti in tutti quei diritti non negoziabili.
I tuoi hobby.
Hobby dopo casa, lavoro e impegno politico che per me significa avere amore per l’altro. Non mi rimane tanto tempo quello che ho a disposizione è tutto per i miei due figli e per mia moglie. Ma se vogliamo trovare un Hobby c’è chi dice che sono un bravo cuoco e un ottimo uomo di casa che si prodiga a sistemare eventuali guasti nell’abitazione.
Il tuo piatto preferito.
Ne ho tanti… pasta fatta in casa con il pesce…….Diciamo che mi diletto moltissimo in cucina… Dai primi ai secondi agli antipasti… I dolci li lascio fare a mia moglie…
Viaggi e vacanze fatte o che vorresti fare?
Un viaggio che mi ha segnato tantissimo è stato a settembre: tutta la mia famiglia riunita a Dussendorf. Momenti unici, momenti di preghiera e di unione.
Momenti che mi hanno fatto capire sempre di più che impegnarsi per la mia società non è una forma di egoismo ma una forma di carità.
Film preferito?
Gifted hand. Il dono .. È un film in cui il protagonista Ben (realmente esistito) è un uomo talentuoso, pieno di umiltà e nel film molto spesso fa riferimento alla fede in Dio come unico fattore decisivo nelle situazioni critiche. Ben ha deciso di dedicare parte del suo tempo ai giovani. Un film che mi ha colpito perché verte sull’ impegno, sulla determinazione, sull’aspirazione di realizzare i propri sogni con tutte le proprie forze e sulla fede in Dio. Una frase che mi è rimasta impressa è una frase che la mamma gli ripeteva sempre da piccolo: ” tu hai tutto il mondo qui dentro (indicava la testa) devi solo riuscire a vedere al di la di quello che riesci a vedere”.
Un dono che vorresti?
Vorrei regalare speranza e infondere fiducia alle persone. In un periodo in cui è forte la diffidenza e l’egoismo.
Sogni da realizzare?
Tanti… Il più importante dare speranza ai giovani e far capire loro che tutto può cambiare e che abbiamo bisogno di loro per un cambiamento netto e decisivo. Il futuro può essere ancora bello…Dare amore agli ultimi e ai bisognosi poichè solo in questo modo l’amore all’altro.
Libri preferiti?
Il libro di un amico “Comunità internazionale e ruolo degli Stati” di Giuseppe Brienza che permette di guardare la realtà attraverso analisi e proposte concrete perché l’umanità ha ancora la capacità di costruire.
Dove vuoi arrivare?
Voglio solo il cambiamento e arrivare ad una politica che aiuti la famiglia; che sostenga le giovani generazioni; che sia sempre al fianco del più debole. Non è un’utopia ma può diventare realtà attuando una politica autonoma, giusta e non corrotta.
Quanto ha significato la tua famiglia nell’inizio della tua carriera?
Fondamentale, importantissima. Loro hanno capito e mi sostengono sempre. Mia moglie Laura mi supporta e mi aiuta nelle scelte. È per i mie due bellissimi bambini che ho deciso di iniziare questa meravigliosa avventura. Faticosa ma che ti dà tanto perché ti permette di conoscere tanta gente e capire le problematiche reali della gente stessa.
Cosa pensi della politica
Nella politica di ieri e di oggi regnano la corruzione come normalità, la manipolazione come abitudine e i compromessi. Scendo in campo per portare avanti un progetto di speranza. Oggi è il tempo di cambiare, di fare il passo più grande della nostra gamba, ognuno di noi nel proprio piccolo può fare grandi cose se si sente alla guida degli avvenimenti. Ricordiamoci che l’inganno non può durare.
Quanto sono importanti per te i valori?
I valori sono importantissimi per me. Basta avidità, stupidità, ed arroganza, basta il benessere personale. Tutto è possibile se abbiamo il coraggio di ribellarci ad un sistema ostile contro la vita quella degna di essere vissuta.
Perchè hai deciso di prodigarti così tanto per il popolo della famiglia?
Il popolo della famiglia rappresenta il cambiamento, rappresenta il nuovo, rappresenta l’unica alternativa. La Rivoluzione del Pdf sta nel rafforzare quell’identitá di uomini e di cristiani continuando a proclamare a gran voce: La verità, la lealtà, la legalità, l’autonomia.
Che ruolo ricopri?
Sono il Vice Presidente del Movimento e il Coordinatore nazionale
Cosa pensi dell’eutanasia?
L’eutanasia è una sconfitta per l’umanità. Una sconfitta dolorosa. Molti politici vogliono trasformare la libertà in morte. Bisogna resistere a tutto questo. È difficile vivere in una condizione di sofferenza proprio per questo bisogna portare avanti leggi che aiutino queste persone. Bisogna portare avanti l’amore, l’affetto in quanto è la solitudine ad uccidere. Bisogna sostenere questi nostri fratelli.
Cosa pensi del gender?
È una strumentalizzazione ideologica. Non è normale pensare che l’identità sessuale non è determinata dalla biologia ma dal proprio sentire.
I ragazzi nelle scuole sono in pericolo?
Assolutamente si … La scuola deve donare cultura e non parlare della sessualità. Questo spetta alle famiglie che lo faranno sicuramente con la delicatezza che è indispensabile per questo tipo di argomenti.
Dobbiamo vigilare.
Raffaele Dicembrino