PAPA FRANCESCO SU ABORTO E EUTANASIA

8 Aprile 2016 Mario Adinolfi
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, , Il Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi

Mentre su Repubblica sono diventati tutti appassionati di comunione ai divorziati risposati (e non gliene frega niente, è solo l’ennesima occasione per cercare di far venire giù il magistero della Chiesa, ora che su “matrimonio” gay e gender hanno capito che anche con Papa Francesco non c’è ciccia), di Amoris Laetitia andrebbe mandato a memoria questo paragrafo. Papa Francesco scrive in prima persona: “Non posso non affermare che, se la famiglia è il santuario della vita, il luogo dove la vita è generata e curata, costituisce una lacerante contraddizione il fatto che diventi il luogo dove la vita viene negata e distrutta. È così grande il valore di una vita umana, ed è così inalienabile il diritto alla vita del bambino innocente che cresce nel seno di sua madre, che in nessun modo è possibile presentare come un diritto sul proprio corpo la possibilità di prendere decisioni nei confronti di tale vita, che è un fine in sé stessa e che non può mai essere oggetto di dominio da parte di un altro essere umano. La famiglia protegge la vita in ogni sua fase e anche al suo tramonto. Perciò «a coloro che operano nelle strutture sanitarie si rammenta l’obbligo morale dell’obiezione di coscienza. Allo stesso modo, la Chiesa non solo sente l’urgenza di affermare il diritto alla morte naturale, evitando l’accanimento terapeutico e l’eutanasia», ma «rigetta fermamente la pena di morte»”. Poche righe, da imparare a memoria. L’amore è con la vita, sempre. Uccidere con l’aborto e l’eutanasia è non amare.